Da sempre la BMW Serie 1 è l’unica hatchback nel segmento C a essere proposta con un raffinato schema a trazione posteriore. È, per molti buoni motivi, ma soprattutto per questo indiscutibile vantaggio competitivo, la scelta obbligata per i clienti sportivi che ricercano il piacere di guida. Qualunque auto può essere veloce ed efficace, ma quando si parla di emozioni al volante, la trazione sulle ruote posteriori è un asset imprescindibile.
Con la release dell’ultimo aggiornamento della compatta tedesca, è arrivata la notizia che la prossima versione avrebbe abbandonato questo nobile schema. Per favorire le economie di scala, avrebbe adottato la piattaforma UKL già presente sulle nuove vetture della gamma Mini e sul “minivan BMW” (un ossimoro perfetto, vero?) la serie 2 Active Tourer.
Parallelamente, per anni gli appassionati di motori hanno aspettato un ritorno in grande stile dell’Alfa Romeo.
La casa di Arese, ha finalmente ripreso la strada interrotta anni or sono, la presentazione della Giulia ha fatto scalpore e le parole di Harald Wester, numero uno di Alfa Romeo e Maserati, a proposito del fatto che tutta la futura gamma Alfa Romeo sarà a trazione posteriore (o AWD) hanno spazzato via ogni incertezza.
Questo, nello specifico, riguarda anche la futura Giulietta. “Se gli altri ci hanno ripensato, meglio per noi: mi piace davvero l’idea di essere gli unici a offrire una berlina di segmento C a trazione posteriore” Queste le parole di H. Wester che ha aggiunto: “Resto convinto che la strada che abbiamo scelto sia determinante per il prodotto che abbiamo in mente: auto che trasmettano emozioni, in cui il guidatore si senta parte integrante della vettura. Un qualcosa di diverso, insomma, rispetto alle tedesche: fredde nella loro “tecnocrazia”, magari impeccabili ma senza la capacità di trasmettere emozioni”.
Le pulsazioni dei petrolhead in ascolto sono in aumento.
Sembra quindi, che anche se ci sarà sempre una vettura premium per chi ama guidare nel segmento C, non ci debba essere il confronto fra questi due marchi performance oriented.
Ma è ancora presto per cancellare del tutto questa sfida futura.
Klaus Fröhlich, responsabile della ricerca e sviluppo BMW, ha dichiarato in un’intervista che la decisione finale in merito al futuro pianale della Serie 1 deve essere ancora presa e che lui personalmente spinge fortemente per mantenere la trazione posteriore su questo modello. Le sue parole, tradotte sono: “se resteremo con la trazione posteriore, non avremo la possibilità di offrire molto spazio per i bagagli. Ma se un cliente è alla ricerca di spazio, può avere la (piccola minivan FWD) serie 2 Active Tourer. La Serie 1 è focalizzata sul conquistare le vendite, quindi dev’essere una vera BMW. La decisione sarà presa alla fine dell’anno.”
E’ necessario attendere la fine del 2015. Siamo tutti con lui comunque.
Esistono migliaia di convincenti ragioni per cui a BMW converrebbe produrre la Serie 1 a trazione posteriore nel medio-lungo periodo per mantenere il vantaggio competitivo verso le rivali tedesche, non deludere i clienti e per non concedere vantaggio all’ambiziosa “nuova” Alfa Romeo. Ma conosciamo l’attrattiva che ha sui consigli d’amministrazione la politica del taglio dei costi ed il risparmio ottenuto con le economie di scala che porterebbe adottare su un modello premium come la Serie 1 un pianale meno costoso e condiviso con vetture prodotte in grande serie come quelle della gamma Mini. Chi avrà la meglio? Lo sapremo a Dicembre, per ora facciamo il tifo per Mr. Fröhlich.
M.N.W
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