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L’avvento delle auto a guida autonoma fa giustamente perdere il sonno a chi invece ama guidare?
Se state leggendo Motor News World, probabilmente le Google Car non sono un prodotto che state aspettando con ansia. Anzi: l’ansia casomai è dovuta al fatto che le auto a guida autonoma possano arrivare sul serio e che ci toglieranno per sempre l’irrinunciabile piacere di guidare.
In tutta onestà, riconosco che in principio, la cartoonesca auto di Google col suo aspetto apparentemente inoffensivo ha popolato più di qualche mio incubo automobilistico... A ben vedere però, non sarei pessimista sul futuro dell’auto. Al contrario.
Il mondo dell’automobile e degli automobilisti, è sempre statodiviso in 2. Ci sono le auto fatte per andare dal punto A al punto B. Fatte per funzionare e trasportare occupanti e carico...e ci sono le (meno diffuse) auto così piacevoli da guidare che se da A a B bisogna deviare...il tragitto extra è un piacere piuttosto che una condanna.
E non stiamo parlando solamente delle super sportive. Chi oggi sceglie una Serie 1 nel segmento C o una Mini nel segmento B ha già ben chiaro quello di cui stiamo parlando. Chi guida una Boxster, una Elise o una Mx-5 sta già sorridendo compiaciuto.
Il punto è che ci sono automobilisti che amano l’auto e automobilisti costretti ad avere un’auto.
Quelli costretti a servirsi delle auto loro malgrado, li avete senz’altro incontrati e identificati mentre rallentano il traffico...beh, saranno questi ultimi i clienti delle auto a guida autonoma. E per fortuna.
I costruttori generalisti faranno bene a preoccuparsi di avere un prodotto all’altezza delle proposte di Google e Apple, perché arriveranno e cambieranno le regole del gioco. Riuscire ad adattarsi al cambiamento sarà una sfida per i costruttori generalisti, perché chi è interessato alle auto a guida autonoma, è di solito più attratto dal pay per use che dal possedere un’auto propria.
Pensate invece che chi sceglie di comprare un’auto a trazione posteriore, barattando senza scrupoli l’abitabilità dei passeggeri seduti dietro con il sorriso di chi è al volante, cambierà idea? Credete che coloro che hanno letteralmente festeggiato il debutto dell’Alfa Romeo Giulia e il nuovo corso Alfa Romeo, siano interessati a lasciare il volante di guida? Non coviene scommetterci.
In un mondo perfetto...
In un mondo perfetto, i costruttori delle auto "da guidare", offriranno la scelta di avere l’auto “smart" come è successo con i telefoni. Un’auto alla quale, arrivati a destinazione potremmo dire: “io scendo, assumi il controllo e vai a parcheggiarti” o durante in un viaggio in notturna “ guida tu 20 minuti che io mi riposo un po’”. Saremmo tutti contenti di auto del genere. Chi non vorrebbe sentirsi come Micheal Knight che dice a K.I.T.T. di correre a prenderlo...rendendo così finalmente utile uno smartwatch?
p.s. Ci pensate? Erano gli anni '80...quanto vedevano lontano gli sceneggiatori di Supercar?