Il periodo autunnale viene identificato con molte cose ed in generale un mood piuttosto malinconico… finite le vacanze estive ricominciano le scuole e si torna a lavoro.
Le giornate si accorciano, e comincia a piovere frequentemente.
Cadono le foglie e, last but not least, nella programmazione delle radio spuntano canzoni un po’ tristi. Davvero deprimente eh?
Eppure nonostante tutto questo, l’autunno è uno dei momenti dell’anno che preferisco: l’aria è frizzante e carica di aspettative!
L’autunno porta con se anche i saloni motociclistici di fine anno. A Colonia, Milano e Tokio saranno svelate le novità motociclistiche per l’anno venturo.
E cosa ci può essere ancora meglio delle nuove moto se non l’attesa dell’arrivo delle nuove moto?
Quel momento in cui possiamo ancora immaginarle perfette, esattamente in linea con le aspettative di ognuno di noi, immaginandole sulla base dei pochi indizi dei rumors, dagli spyshot sgranati raffiguranti le motociclette sotto pesanti camuffature….sono perfette!
Le giornate si accorciano, e comincia a piovere frequentemente.
Cadono le foglie e, last but not least, nella programmazione delle radio spuntano canzoni un po’ tristi. Davvero deprimente eh?
Eppure nonostante tutto questo, l’autunno è uno dei momenti dell’anno che preferisco: l’aria è frizzante e carica di aspettative!
L’autunno porta con se anche i saloni motociclistici di fine anno. A Colonia, Milano e Tokio saranno svelate le novità motociclistiche per l’anno venturo.
E cosa ci può essere ancora meglio delle nuove moto se non l’attesa dell’arrivo delle nuove moto?
Quel momento in cui possiamo ancora immaginarle perfette, esattamente in linea con le aspettative di ognuno di noi, immaginandole sulla base dei pochi indizi dei rumors, dagli spyshot sgranati raffiguranti le motociclette sotto pesanti camuffature….sono perfette!
I saloni che stanno per arrivare, quelli di fine 2015, saranno inoltre stra bordanti di novità. Gli anni di “austerity” in cui le case attendevano la fine della crisi economica o presentavano prodotti “intelligenti” -pochi fronzoli e poco fascino- stanno finalmente per finire. Per rimettere in moto il mercato, i costruttori hanno capito che servono prodotti nuovi e ricchi di fascino.
Le moto servono a mettere in moto i sogni, per spostarsi semplicemente invece…basta qualunque cosa.
Ma vediamo nel dettaglio cosa ci dobbiamo aspettare: gli europei faranno la voce grossa, italiani, austriaci, inglesi e tedeschi si daranno battaglia e le 4 sorelle giapponesi non resteranno a guardare. Anzi rilanceranno.
Ma cosa c’è di veramente interessante in arrivo? "Speculiamo lucidamente" sulla base di foto, notizie ufficiali, rumors e smentite in attesa che si aprano i cancelli, dei saloni. Soprattutto di quelli dell'EICMA di Milano.
Le moto servono a mettere in moto i sogni, per spostarsi semplicemente invece…basta qualunque cosa.
Ma vediamo nel dettaglio cosa ci dobbiamo aspettare: gli europei faranno la voce grossa, italiani, austriaci, inglesi e tedeschi si daranno battaglia e le 4 sorelle giapponesi non resteranno a guardare. Anzi rilanceranno.
Ma cosa c’è di veramente interessante in arrivo? "Speculiamo lucidamente" sulla base di foto, notizie ufficiali, rumors e smentite in attesa che si aprano i cancelli, dei saloni. Soprattutto di quelli dell'EICMA di Milano.
Si parte con Ducati: il costruttore di Borgo Panigale ha annunciato ufficialmente ben 9 nuove moto di cui 2 appartenenti a segmenti di mercato dove il costruttore emiliano non è attualmente presente. Una bella dimostrazione di forza
Ecco quello che ne sappiamo e cosa pensiamo.
- Il primo è la nuova Monster 1200 R da 160 cv mostrata a fine settembre. Sappiamo tutto: esteticamente cambia poco, perdendo il coraggioso porta targa sulla ruota in favore di uno classico e mostrando un codone e scarichi ridisegnati anche se dal punto di vista estetico non se ne sentiva il bisogno. Come va? Non c’è bisogno di chiederlo, è un missile, ma sorprenderà gli utenti per la guidabilità.
- Arriverà una nuova cruiser: secondo alcuni prenderà il posto della Diavel, ma vista l’impostazione differente potrebbe piuttosto affiancarla. Ricordiamo che lo slogan della Diavel era “non chiamatemi cruiser”!…Se sarà ad EICMA, sarà così, se invece non sarà presentata a metà novembre, allora sarà la nuova Diavel! Questa nuova moto, chiamiamola “Diavel Cruiser”, monterà la trasmissione finale a cinghia, avrà un nuovo telaio con motore portante e il radiatore in posizione tradizionale per generare allo stesso tempo linee più pulite e mostrare il bel telaio a traliccio (nascosto invece sulla Diavel). L’ ammortizzatore posteriore sarà in posizione canonica e le pedane saranno avanzate come chiedono i clienti a stelle e strisce (speriamo che siano regolabili o arretrate per noi europei). Esteticamente è molto riuscita grazie alla “pulizia” del design e forse ad un faro anteriore più piacevole di quello della Diavel. La vedete nella foto in alto.
- La 899, beneficerà dell’aggiornamento estetico della sorella maggiore, l’affascinante e finalmente vincente Panigale. E di un pacchetto di immancabili migliorie tecniche. La cilindrata sarà di 955cc, ma si chiamerà 959 Panigale.
- La famiglia Scrambler è pronta ad allargarsi dopo aver strapazzato mercato e concorrenza: una piccola bicilindrica di 400 centimetri cubi, perfetta per il mercato Giapponese e del far east in generale, è data per certa. In occidente sarà il biglietto d’ingresso per i nuovi ducatisti neopatentati.
- Per chi la patente ce l’ha già da anni invece, potrebbe inoltre arrivare anche una Scrambler per i riders più smaliziati: più cc, sella più alta, maggiori performance (ma sempre amichevoli). Il tutto accompagnato da componenti più raffinate e prezzo un po’ più alto. Si confronterà direttamente con lo scrambler in arrivo da BMW di cui parliamo QUI.
- Insistenti rumors parlano di una Multistrada volta più all’ a(d)vventura che all’asfalto...arriverà una versione con ruote a raggi che strizza l’occhio più al fuori che alla strada? E’ molto probabile. La GS Adventure è avvisata.
- La gamma Hypermotard e Hyperstrada... La cubatura aumenterà fino a 937cc effettivi, ma si identificheranno come 939.
- Hypermotard (7) e Hyperstrada (8) saranno oggetto d’un revamping tecnico e stilistico: queste due modelli sono ancora oggi fantastici. Apprezzabili soprattutto quando si è in sella però. Infatti hanno doti dinamiche, ciclistiche e motoristiche invidiabili… mentre l’estetica...beh l’estetica non ha convinto molto. Trattandosi di un requisito fondamentale per l’acquisto di una moto, sarà migliorata. L’Hypermotard aveva perso la personalità del modello originale disegnato da Terblanche.
- L’ultima delle possibili moto che saranno svelate da Ducati all’Eicma, è di fatto un mistero: alcuni rumors parlavano di una superbike con un motore V4 non portante e telaio perimetrale in alluminio, ma sono stati smentiti da Claudio Domenicali in persona. Alcuni pensano che L’AD non avrebbe potuto rispondere altrimenti, ma ci fidiamo di lui anche quando –per fortuna- ribadisce con forza che non arriverà lo scooter Ducati di cui gli domandano tutti incessantemente. Visto che è ancora presto per vedere una nuova superbike e dato che il V2 è e resterà un pilastro delle Ducati stradali, la moto di cui si parla, potrebbe però esistere ed essere una nuova, super esclusiva, Desmosedici RR stradale da vendere a pochi facoltosi collezionisti e gentlemen drivers. A questo punto, sò quello che state pensando, “la prima Desmosedici stradale era la moto replica di quella con cui Casey Stoner vinse il mondiale annichilendo la concorrenza facendo curvare la Ducati a suon di sovrasterzi di potenza controllati...” E avete ragione, in effetti a quei tempi la Desmosedici godeva di un’ aura ultraterrena. Quella di oggi, con Dovizioso e Iannone, non ottiene gli stessi risultati (C.Stoner è tutt’ora l’ultimo pilota ad aver portato la Ducati sul gradino più alto del podio in una gara di Moto Gp). Tuttavia il settore delle Gp replica sta nascendo e si sta popolando: KTM ha annunciato una Moto Gp replica (non street legal) non appena la casa rientrerà nella massima serie nel 2017. La Honda RC213V-S invece è già sul mercato, e la moto made in HRC ha su strada “appena” 160 cv. E’una vera Gp e guidandola non si hanno dubbi, ma per staccare un cospicuo assegno, 200 cv sarebbero più convincenti, quindi (conoscendo i motoristi italiani) sul mercato c’è ampio spazio per una Desmosedici Stradale.
M.N.W.
Presto l’aggiornamento con le novtà attese dagli altri costruttori. Se non potete resistere, nell’attesa…Alcune le abbiamo anticipate qui e anche qui.
PS: per fare un po’ di “chiarezza”, Ducati ha appena rilasciato questo video, "This is Black" per darci appuntamento ad EICMA il 16 Novembre. Tutto più chiaro, o più oscuro? E' in arrivo un nuovo modello o una elegante versione Black dei modelli in produzione? Propendiamo per la seconda ipotesi.
Stay tuned!
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