Ed eccoci qua. Ci sono 3 nuove interessanti moto (tutte all’incirca dello stesso segmento) in arrivo da BMW Moto Guzzi e Yamaha. (E una nuova Honda di cui parliamo QUI)
I piani hanno già ricevuto la luce verde e in effetti le moto sono vicine (o vicinissime) al debutto.
Il successo commerciale della Ducati Scrambler e della Bmw R Nine T ha formalizzato un nuovo inizio per un segmento di mercato in rapida crescita: quello delle moto neo-retrò.
L’ interesse del mercato verso le cose vintage è evidente: gli hipster, le barbe, gli occhiali in celluloide e tutto il resto... Centra qualcosa con la crisi cominciata nel 2008? Diremmo proprio di sì. C’è un ritorno generale al passato, alle cose più autentiche e grande attenzione al design.
Facendo una similitudine, proprio come gli hipster si aggirano per i locali trendy con il loro fidato computer progettato a Cupertino, così le moto neo-retrò integrano un design ispirato al passato, con caratteristiche molto moderne (chiediamo comunque scusa a tutti per l’infelice paragone con gli hipster).
Il settore delle moto neo-retrò fonda le basi nel riuscito design dei “cari vecchi tempi” (quando il design di tutti i prodotti era davvero degno di nota) integrando la contemporaneità tecnica elettronica, con caratteristiche autentiche (bentornati serbatoi in metallo).
Non sono delle repliche del passato con finti carburatori e finte alettature su cilindri raffreddati a liquido. Le alette sui cilindri, ci sono quando i motori sono raffreddati ad aria.
Philip Stark una volta disse che le moto sono il prolungamento del cuore e non ci vedeva bene gli spigoli...beh, qui gli spigoli del design motociclistico recente hanno finalmente lasciato il posto alle curve (!). Col risultato che le moto oltre ad essere molto belle non invecchiano già dopo un paio d’anni.
La tecnologia c’è, ma non è esasperata. Troviamo le luci a led, l’ABS e anche i cruscotti lcd senza lancette.
L’assenza di ride by wire e del controllo di trazione permette invece di contenere i costi ed anche il prezzo di vendita.
Le tre nuove moto in arrivo da Bmw, Moto Guzzi e Yamaha faranno parte di questo settore e di una fascia di prezzo compresa all’incirca fra i 7.000 ed i 10.000 €.
I piani hanno già ricevuto la luce verde e in effetti le moto sono vicine (o vicinissime) al debutto.
Il successo commerciale della Ducati Scrambler e della Bmw R Nine T ha formalizzato un nuovo inizio per un segmento di mercato in rapida crescita: quello delle moto neo-retrò.
L’ interesse del mercato verso le cose vintage è evidente: gli hipster, le barbe, gli occhiali in celluloide e tutto il resto... Centra qualcosa con la crisi cominciata nel 2008? Diremmo proprio di sì. C’è un ritorno generale al passato, alle cose più autentiche e grande attenzione al design.
Facendo una similitudine, proprio come gli hipster si aggirano per i locali trendy con il loro fidato computer progettato a Cupertino, così le moto neo-retrò integrano un design ispirato al passato, con caratteristiche molto moderne (chiediamo comunque scusa a tutti per l’infelice paragone con gli hipster).
Il settore delle moto neo-retrò fonda le basi nel riuscito design dei “cari vecchi tempi” (quando il design di tutti i prodotti era davvero degno di nota) integrando la contemporaneità tecnica elettronica, con caratteristiche autentiche (bentornati serbatoi in metallo).
Non sono delle repliche del passato con finti carburatori e finte alettature su cilindri raffreddati a liquido. Le alette sui cilindri, ci sono quando i motori sono raffreddati ad aria.
Philip Stark una volta disse che le moto sono il prolungamento del cuore e non ci vedeva bene gli spigoli...beh, qui gli spigoli del design motociclistico recente hanno finalmente lasciato il posto alle curve (!). Col risultato che le moto oltre ad essere molto belle non invecchiano già dopo un paio d’anni.
La tecnologia c’è, ma non è esasperata. Troviamo le luci a led, l’ABS e anche i cruscotti lcd senza lancette.
L’assenza di ride by wire e del controllo di trazione permette invece di contenere i costi ed anche il prezzo di vendita.
Le tre nuove moto in arrivo da Bmw, Moto Guzzi e Yamaha faranno parte di questo settore e di una fascia di prezzo compresa all’incirca fra i 7.000 ed i 10.000 €.

Una nuova scrambler BMW, spinta dal classico boxer raffreddato ad aria, è già in fase di test ben al riparo da occhi indiscreti. Derivata dalla piattaforma della costosa R Nine T, la moto monterà componenti più economici proprio per poter essere commercializzata in una fascia di prezzo vicina ai 10.000€. Sospensioni, freni e parti in allumio, saranno più easy rispetto a quelli della raffinata R Nine T. Anche i cerchi a raggi dovrebbero sparire a vantaggio di meno costosi cerchi in lega ( non è un male in assoluto. La Nine T montava infatti cerchi a raggi che obbligavano a montare le meno sicure camere d’aria. I cerchi a raggi per le gomme tubeless sono un grande asset, ma sfortunatamente ancora merce rara). Al festival Wheels and Waves tenuto a Biarritz a giugno, BMW era presente e ha presentato una R Nine T customizzata come una scrambler per i surfisti, chiamata Path 22 concept. Non ha molto a che vedere con il modello che arriverà eccetto il motore, ma significa che possiamo già cominciare a preparare le tavole..
Vedremo la nuova moto BMW ad Intermot ad Ottobre o a all’EICMA di Milano il prossimo novembre. Il rendering è opera di Oberndan Bezzi.

Durante la presentazione dei modelli Audace ed Eldorado. Come riportato da alcune testate Italiane (qui il link) Roberto Colaninno, CEO del Gruppo Piaggio (di cui Guzzi fa parte), ha dichiarato che un nuovo modello colmerà il divario nella gamma di Moto Guzzi che c’è fra la V7II e la California 1.400. Gira voce che la piattaforma di partenza per i progettisti potrebbe essere quella della Bellagio 953cc o quella della Griso 1.200 (la Griso però uscì anche in una funzionale versione 850cc) calcolando l’ottimo adattamento che ha compiuto Ducati con il leggendario motore 803cc 2 valvole della Scrambler..con un leggero revamping, queste unità patrimonio di Moto Guzzi, potrebbero essere perfette per questa moto. Anche in questo caso, dovremo probabilmente aspettare il salone di Milano a novembre per vedere la nuova moto.
Il render è opera di Oberdan Bezzi.
La casa dei tre diapason prosegue quanto di buono fatto con il progetto Yard Built con una nuova concept, anche questa presentata al festival di Biarritz Wheels and Waves dello scorso giugno ( ora è chiaro, non bisognava perderselo... ma se non c’eravate non c’è problema, ci pensiamo noi.. ).
La moto presentata da Yamaha (nelle immagini) è una concept bike costruita dalla leggenda vivente dei customizzatori Shinya Kimura e si chiama YARD BUILT ‘FASTER SON’. Rappresenta una cafè racer elegante nel suo essere post apocalittica e piena di (vero) metallo. La moto è costruita sulla piattaforma della facile bicilindrica Yamaha MT 07. Il Product Manager di Yamaha Motor Europe, Shun Miyazawa, intervistato dal mensile Motociclismo aveva parlato in tempi non sospetti, dell’arrivo di una café racer sulla piattaforma di un modello della famiglia MT e, più recentemente, come riportato da Visor Down ha fatto sapere che per vederla non bisognerà aspettare fino al salone di Milano a Novembre. Voci ricorrenti dicono che la moto di serie potrebbe essere presentata già nel corso di questi mesi estivi.
La moto presentata da Yamaha (nelle immagini) è una concept bike costruita dalla leggenda vivente dei customizzatori Shinya Kimura e si chiama YARD BUILT ‘FASTER SON’. Rappresenta una cafè racer elegante nel suo essere post apocalittica e piena di (vero) metallo. La moto è costruita sulla piattaforma della facile bicilindrica Yamaha MT 07. Il Product Manager di Yamaha Motor Europe, Shun Miyazawa, intervistato dal mensile Motociclismo aveva parlato in tempi non sospetti, dell’arrivo di una café racer sulla piattaforma di un modello della famiglia MT e, più recentemente, come riportato da Visor Down ha fatto sapere che per vederla non bisognerà aspettare fino al salone di Milano a Novembre. Voci ricorrenti dicono che la moto di serie potrebbe essere presentata già nel corso di questi mesi estivi.