Ducati Scrambler Desert Sled_italiano
Best Case Scenario è una produzione di MotorNewsWorld.com
Immagini Leonardo Perugini
Immagini Leonardo Perugini
Lasciamo la metropoli per cercare il limite di questa Scrambler vitaminizzata e, nel frattempo, raggiungiamo luoghi fantastici.
Quando è ormai ora DI riportare la Desert Sled in redazione, ci concediamo un’ultima deviazione di rotta verso il sole al tramonto
1. Un bel look, ma tanta sostanza

L’anteriore da 19 pollici e le gomme dual-use sono un biglietto da visita chiaro.
Provando la triangolazione manubrio-sella-pedane della Desert Sled, si capisce subito che anche le sospensioni hanno preso una direzione specialistica.
Il motore rimane il conosciuto Desmo Due di 803cc che eroga 75 cavalli di potenza. Ma la progettazione di questo modello ha interessato anche il telaio e le quote ciclistiche. Il traliccio è stato irrigidito e due staffe ora lo congiungono al fulcro del forcellone 12 kg extra, per osare anche lontano dall’asfalto.
La Desert Sled è un modello a parte. È un’evoluzione in chiave off-road della Scrambler, non un allestimento ottenuto attingendo al catalogo di parti speciali.
Provando la triangolazione manubrio-sella-pedane della Desert Sled, si capisce subito che anche le sospensioni hanno preso una direzione specialistica.
Il motore rimane il conosciuto Desmo Due di 803cc che eroga 75 cavalli di potenza. Ma la progettazione di questo modello ha interessato anche il telaio e le quote ciclistiche. Il traliccio è stato irrigidito e due staffe ora lo congiungono al fulcro del forcellone 12 kg extra, per osare anche lontano dall’asfalto.
La Desert Sled è un modello a parte. È un’evoluzione in chiave off-road della Scrambler, non un allestimento ottenuto attingendo al catalogo di parti speciali.
Avremmo preferito trovare dei cerchi idonei all’utilizzo di gomme tubeless e l’indicatore del livello di carburante, ma troviamo apprezzabili numerosi elementi: la griglia a protezione del faro e il terminale sdoppiato Termignoni, l’ABS disinseribile e la presa USB per ricaricare il telefono durante gli spostamenti. In cima alla torta ci sono il mono e la forcella Kayaba a steli rovesciati (regolabile con la chiave d’avviamento).
2. Su strada.

Il motore ha mantenuto intatte la potenza e il suo buon carattere, nonostante l’omologazione Euro4.
Mono e forcella filtrano senza fatica le sconnessioni, mentre l’avantreno regala sicurezza anche capitando in una grossa buca a velocità sostenuta.
La seduta rialzata e il manubrio largo offrono un controllo totale. Ma se siete abituati all’agilità dei cerchi da 17’’, serve qualche chilometro per abituarsi all’inerzia della ruota anteriore.
Le Pirelli Scorpion Rally STR sono fatte su misura della Desert Sled.
Il design di questi pneumatici coniuga un comportamento stradale efficace con la presenza dei tasselli. Nessuno andrà soltanto su asfalto con questa moto.
Mono e forcella filtrano senza fatica le sconnessioni, mentre l’avantreno regala sicurezza anche capitando in una grossa buca a velocità sostenuta.
La seduta rialzata e il manubrio largo offrono un controllo totale. Ma se siete abituati all’agilità dei cerchi da 17’’, serve qualche chilometro per abituarsi all’inerzia della ruota anteriore.
Le Pirelli Scorpion Rally STR sono fatte su misura della Desert Sled.
Il design di questi pneumatici coniuga un comportamento stradale efficace con la presenza dei tasselli. Nessuno andrà soltanto su asfalto con questa moto.
3. A prova d’avventura
Attraversare una cosiddetta “wilderness” è un’esperienza fuori dal comune. Significa trovarsi in un’area di grande bellezza, dove però la natura fa di tutto per ammazzarti.
Bisogna evitare il worst case scenario... ma è il migliore dei posti dove portare la Desert Sled.
Ci allontaniamo dalla città e, quando finalmente l’orizzonte è libero dagli edifici, lo sguardo può iniziare a puntare lontano.
Bisogna evitare il worst case scenario... ma è il migliore dei posti dove portare la Desert Sled.
Ci allontaniamo dalla città e, quando finalmente l’orizzonte è libero dagli edifici, lo sguardo può iniziare a puntare lontano.
Dopo aver percorso molta strada l’asfalto peggiora bruscamente, rivendicando maggiore attenzione alla guida. La carreggiata si restringe fino a diventare unica e poi termina.
Parafrasando Jack London, l’avventura è viva. Nonostante Google Maps e i satelliti.
Le Google Car si fermano dove finisce l’asfalto. E il pianeta, anche se è stato fotografato dall’alto, è in continua evoluzione. Non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume.
La Desert Sled attraversa corsi d’acqua e si arrampica con disinvoltura sulle mulattiere. Scivola con leggerezza nel mare d’erba che il sole ha reso color oro. Percorre senza fatica un fiume di pietre, dando l’impressione di essere inarrestabile grazie a un’abbondante riserva di potenza.
Non la impensieriscono neanche i solchi scavati dalla pioggia, basta percorrerli alla giusta velocità (cioè senza chiudere il gas).
Sembra di poter arrivare ovunque.
Non la impensieriscono neanche i solchi scavati dalla pioggia, basta percorrerli alla giusta velocità (cioè senza chiudere il gas).
Sembra di poter arrivare ovunque.
Le geometrie sane e il peso contenuto sono un’efficace ricetta old school.
Ruotando il comando del gas, la reazione del motore è così fluida da far pensare al ride by wire. Invece c’è un cavo d’acciaio collegato all’acceleratore. È semplice e fatta bene.
La spinta del desmo a due valvole è una certezza. E anche i fianchi stretti, che rendono naturale la guida in piedi, sono merito del V2.
Ruotando il comando del gas, la reazione del motore è così fluida da far pensare al ride by wire. Invece c’è un cavo d’acciaio collegato all’acceleratore. È semplice e fatta bene.
La spinta del desmo a due valvole è una certezza. E anche i fianchi stretti, che rendono naturale la guida in piedi, sono merito del V2.
Attraversare un’area deserta ha qualcosa di rigenerante, la moto e la mente corrono libere in spazi sconfinati.
Abbiamo bisogno di immergerci nella natura per superare nostri limiti e incontrare un po’ di vita selvaggia.
Trasgredendo i confini della comfort zone, può capitare di vedere un manipolo di lupi affamati sulle tracce di un gregge e un puledro muovere i primi passi accanto alla madre, mentre la mandria resta discretamente in attesa.
Guidando in questo scenario dalle variabili infinite, la mente deve fare spazio per concentrarsi solo sul qui e ora.
Nel silenzio totale, spezzato di rado dal passaggio di qualche ape ronzante, non stona affatto il rumore dello scarico di questa Ducati che unisce un’atleticità sorprendente a un design di grande bellezza.
4. Fine?
Sulla via del ritorno ci troviamo avvolti in un traffico sempre più frenetico. Grossi camion e un numero incalcolabile di automobili si dirigono verso la città, come falene attratte da una lampada nel deserto.
Dopo aver assaporato un così profondo senso di libertà, scegliamo un’altra strada per andare verso un tramonto con uno sfondo migliore di quello metropolitano.
Dopo aver assaporato un così profondo senso di libertà, scegliamo un’altra strada per andare verso un tramonto con uno sfondo migliore di quello metropolitano.
Mentre il sole colora il cielo e alcuni raggi si riflettono sul serbatoio, mi viene in mente che la prossima moto che proveremo* è all’estremo opposto della line-up Scrambler. Sarà coinvolgente quanto la Desert Sled?
*la Scrambler Cafè Racer